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L’arrivo del cacao in Europa e la sua diffusione – parte 2

In Francia il cioccolato venne introdotto ufficialmente dalla principessa spagnola Anna d’Austria che sposò Luigi XIII nel 1615. La moda del cioccolat

In Francia il cioccolato venne introdotto ufficialmente dalla principessa spagnola Anna d’Austria che sposò Luigi XIII nel 1615. La moda del cioccolato continuò a Versailles sotto Luigi XIV e crebbe durante il regno di Luigi XV. Il primo artigiano cioccolataio francese, David Chaillon, che era riuscito ad acquisire per un periodo il privilegio di smerciare il cioccolato “in liquore o in pastiglie”, aprì nel 1671 il primo negozio parigino di cioccolato da bere. Quale ne sia la sua forma il cioccolato francese del Seicento e del Settecento è spesso una miscela di cacao profumato “di vaniglia, chiodi di garofano, cannella e zucchero” o di ambra grigia. Il cioccolataio personale di Maria Antonietta preparava la bevanda della regina aggiungendo “polvere di orchidea, fiore d’arancio o latte di mandorla”. La prima cioccolateria artigianale francese nasce a Bayonne nel 1687.
In Austria il cioccolato fu introdotto nel 1640 da uno scienziato italiano. Furono i monaci che l’avevano assaggiato e apprezzato a diffonderne l’uso nell’impero germanico. Carlo VI, lo fece adottare dalla corte di Vienna nel 1713. Da allora si è creata una solida tradizione viennese della cioccolata servita in tazza: con l’aggiunta di zucchero e vaniglia, coperta da una nuvola di panna montata e spolverata di cacao. Ma è nel campo della pasticceria che l’Austria ha presentato una innovazione: nel 1778, la prima ricetta di un dolce al cioccolato, ha aperto una nuova fonte di ispirazione e offre ancora oggi novità. Si tratta del grande classico conosciuto e apprezzato in tutta Europa, la famosissima Sacher Torte. Questo dolce al cioccolato, farcito con uno strato sottile di marmellata di albicocche e glassato con cioccolato fondente, fu inventato nel 1832 da Franz Sacher, capo pasticcere del principe di Metternich, il quale richiedeva un dessert “denso, compatto e virile”.
In Germania fu un altro scienziato, nel 1641, di ritorno da Napoli a portare la ricetta nella patria natia. In Gran Bretagna il cioccolato arrivò nel 1657 ed entrò rapidamente in concorrenza con il caffè, allora di moda. Nel 1674 Londra fu anche la culla di un’invenzione storica: il cioccolato solido, da degustare in “rotolo alla spagnola” o in pastiglie e la nascita del primi club riservati agli estimatori del cioccolato.
La Svizzera ha scoperto solo tardivamente il cioccolato, con la prosperità economica del Settecento. Nel 1750, alcuni cioccolatieri italiani vendono rotoli di pasta di cacao, che una volta tagliati, servono a confezionare una deliziosa bevanda. La Svizzera sarà la culla di invenzioni tecniche importanti e di tre grandi innovazioni in materia di ricette: il cioccolato alle nocciole, il cioccolato al latte e il cioccolato fondente.
continua…

>>parte 3

Antonella Simone
Compagnia del Cioccolato
Tavoletta della Spezia

Testo consultato:
Piccola Enciclopedia del Cioccolato Ed. Rizzoli

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